Costumi di scena: la nuova sfida che ho affrontato

Costumi di scena, chi lo avrebbe mai detto? Ma partiamo dall’inizio!

Le sfide in genere fanno paura, come dei “salti nel buio”. Il mio salto nel buio ha avuto il volto di Mariolina Sala. Insegnante di canto di mia figlia, ci siamo piaciute immediatamente. La collaborazione è poi stata naturale. Mariolina aveva un sogno, ed essere stata scelta per “vestirlo” è stata l’ennesima sfida creativa he ho incontrato nel mio percorso professionale nella moda. Ecco perché.

Per la sua ultima tournée con la band Biglietto per l’Inferno, Mariolina desiderava trovare tra i diversi costumi di scena possibili quello che avrebbe trasmesso al pubblico il mondo che aveva dentro di sé.

In quell’occasione quindi sono stata la sua stilista e consulente di moda, ma soprattutto la sua  confidente. Creare abiti su misura – si tratti di vestiti di scena, abiti da cerimonia o capi per tutti i giorni – significa dialogare in modo aperto per trovare la soluzione perfetta.

Ho messo a disposizione la mia 
esperienza: dalla progettazione modelli di abbigliamento fino alla realizzazione.

Le fasi di lavorazione per creare gli abiti di scena

Abbiamo preso in considerazione ogni aspetto del processo creativo. Iniziando con lo studio dei testi delle canzoni e finendo con l’immagine di copertina dell’album. 
La fase iniziale è la più delicata e importante: occorre scavare a fondo ed estrarre ogni idea. Un vero e proprio brainstorming di tutto quello che ti frulla nella testa e che a volte non esprimi per paura che non sia fattibile.

Nella fantasia di Mariolina abitavano tulle, le divise militari e gli abiti circensi, volants, trine e paillettes, bustier eleganti e perfino il riciclo di scarti di tessuti d’arredamento che si sono trasformati in fantastici cappelli.

Costume di scena realizzato da Alessandra Canonico
Costume di scena realizzato da Alessandra Canonico

L’obiettivo finale: emozionare

Portare alla luce le fantasie di Mariolina, unendo bellezza e funzionalità del suo costume di scena, è stata per me una soddisfazione immensa. Su quel palco la performer avrebbe dovuto trasmettere sensazioni e sentirsi a proprio agio. Penso che la mia reale firma sia stata la gestione dell’intero progetto creativo: dall’idea alla realizzazione finale del prodotto.

Riscoprirsi sempre un po’ cresciuti

Io e Mariolina ci siamo ritrovate catapultate insieme su un palco pieno di luci. In questa esperienza mi sono sperimentata in una nuova figura professionale: la costumista. È stato elettrizzante ispirare la band e dare una forma e immagine ai messaggi della loro musica.

In sintesi

Un viaggio creativo lungo, partito dalla ricerca di materiali e accessori, si è rivelato divertente e pieno di scoperte. Dopo l’andata, non c’è stato nessun ritorno, bensì una “metamorfosi”. Non torni mai uguale a te stesso, ti riscopri sempre un po’ più cresciuto

Se questi tempi sono un campo di battaglia, io lotto per restare al passo

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